

![]() È tornato il vapore alla Rimessa Locomotive di Primolano. Lo scorso 30 novembre è stata una giornata di prove, alla presenza dei tecnici del TÜV, per testare la funzionalità della caldaia e dei suoi accessori, dopo la certificazione CE ottenuta lo scorso ottobre.
Qualche piccolo lavoretto di messa a punto e rettifica attende le maestranze di SVF nei prossimi mesi, in vista della campagna di aperture del Museo prevista per il 2020.
Con l’occasione è stato composto parte del treno storico di SVF, elemento integrante del progetto di “Istituzione della Ferrovia Turistica della Valbrenta”, deliberato dal Comune di Cismon del Grappa (VI) (oggi confluito nell’unione dei Comuni “Valbrenta”) e finanziato dal fondo ODI nel 2011.
SVF continua a credere fermamente nella bontà del suo progetto, potenziale volano per lo sviluppo turistico e occupazionale delle valli attraversate dalla ferrovia Bassano-Primolano-Trento.
Lo abbiamo sempre sostenuto in SVF: la sicurezza innanzi a tutto! ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Grande successo di pubblico lo scorso 13 ottobre per l’ultima edizione del Porte Aperte alla Rimessa Locomotive di Primolano, questa volta in concomitanza con le Giornate d’Autunno FAI-Fondo Ambiente Italiano.
I visitatori, una volta ammirate le bellezze del paese di “confine” di Primolano, hanno terminato il tour al Museo Ferroviario.
Entusiaste le oltre mille persone che sono venute a farci visita, che hanno potuto conoscere i dettagli del progetto di Ferrovia Turistica Valbrenta, salire a bordo dei rotabili e conoscere i segreti degli impianti fissi e cimentarsi in una corsa lungo i binari dello scalo sul vecchio ferro-ciclo di ispezione linea del 1945.
Buon gradimento anche per le altre sei aperture straordinarie che si sono svolte nel corso del 2019, da aprile a settembre, nonostante tre edizioni siano state all’insegna del maltempo.
L’appuntamento è per il 2020, quando le giornate di Porte Aperte saranno caratterizzate dalla presenza dell’880 in pressione e funzionante sui binari dello scalo, grazie alla certificazione recentemente ottenuta.
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L’880.001, di proprietà dell’Associazione Società Veneta Ferrovie, risulta essere la prima locomotiva a vapore in Italia marchiata CE 0036, un nuovo tassello sia per l’iter burocratico di rimessa in servizio ma anche una soddisfazione per lo Studio Piva e TÜV Italia che per primi hanno certificato secondo la normativa europea una ultra-centenaria “caldaia su ruote”. Sabato 12 ottobre, alla presenza dei tecnici incaricati dell’operazione, la caldaia dell’880.001 è stata certificata con marchio CE 0036, in base alla Direttiva 2014/68/UE PED. La locomotiva, che risale al 1916, è stata verificata da TÜV Italia, ente di certificazione che fa parte del Gruppo TÜV SÜD. Le verifiche che hanno portato ad ottenere la certificazione sono state condotte dall’Ingegner Giovanni Piva di Ponte di Piave (TV), ispettore e certificatore che collabora con l’ente, supportato dalla sede principale di TÜV Italia, dislocata a Milano. Un sentito ringraziamento va all’ing. Paolo Marcone, Industry Service Manager di TÜV Italia, che ha sostenuto l’operazione. All’evento svoltosi nella RL di Primolano era presente anche il Direttore della Divisione Industrie Service di TÜV Italia, l’Ingegner Alberto Carelli.
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La visita alla Rimessa sarà accompagnata dai volontari della nostra associazione mentre i ciceroni del resto della visita a Primolano saranno un gruppo di studenti dell’Istituto “G.A.Remondini” di Bassano del Grappa. In Rimessa sarà visitabile il Treno Storico del Veneto (composto dalla locomotiva a vapore Gr. 880.001, due carrozze passeggeri e due carri merci per il trasporto delle biciclette), inoltre sarà in movimento l’automotore da manovra L-914, perfettamente funzionante dopo il restauro da parte degli associati; nel fascio binari sarà possibile utilizzare la draisina a pedali. Pezzo forte della visita sarà la piattaforma girevole austroungarica di fine ottocento, i cui lavori di restauro e ripristino funzionale sono ormai in stato avanzato e si concluderanno entro la primavera 2020; il cantiere è stato interamente gestito dai volontari di SVF che hanno provveduto a tutte le operazioni che hanno interessato il manufatto. Informazioni e orari nella pagina Eventi, dove è possibile scaricare anche la liberatoria da compilare per l’accesso.
L’ultimo contatto con lui lo abbiamo avuto lo scorso 13 giugno quando, a fine telefonata, ha proclamato con la solennità che lo contraddistingueva, “Good luck Primolano”!
![]() Stante l’impossibilità a reperirli sul territorio italiano, grazie ai contatti che SVF mantiene con la Federazione Europea delle Ferrovie Turistiche e Museali (Fedecrail), è stato possibile avere accesso all’Heritage Railway Association (la Federazione inglese che raccoglie più di 240 associazioni). I tubi di collegamento per il freno a vuoto erano necessari per poter terminare il restauro estetico del carro, in origine autorizzato alla circolazione sulla rete britannica e dotato di doppio sistema di frenatura.
La richiesta di SVF è stata accolta positivamente dalla Derwent Valley Light Railway Society di York, che ha messo a disposizione a titolo gratuito i tubi completi di attacchi per l’accoppiamento.
L’impianto frenante a vuoto, seppur funzionante meccanicamente, è stato ripristinato solo a livello estetico.
Ancora una volta SVF, prima in Italia, dimostra l’importanza della collaborazione internazionale nell’ambito delle ferrovie museali e del recupero dei rotabili storici, operando una collaborazione europea per la salvaguardia del patrimonio ferroviario.
SVF ringrazia l’amico Bill Parker -sostenitore della nostra associazione dal 1998- della The Flour Mill Ltd, la storica azienda di revisione e ricostruzione di locomotive a vapore di Lydney (UK), per la collaborazione ed il trasporto dei tubi fino all’Italia.
![]() Le non buone condizioni delle sponde richiederanno un lungo lavoro di restauro, che avverrà a cura dei volontari di SVF.
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